di Enrico Del Vescovo
L’informazione è un bene cruciale per la sopravvivenza della democrazia. Abbiamo bisogno di un’informazione che sia al “di fuori” del sistema, che non sia ricattabile da nessun potere e che sia liberamente scomoda. Questo il messaggio lanciato venerdì scorso dal giornalista ed europarlamentare Giulietto Chiesa, secondo molti una delle pochissime voci ancora controcorrenti esistenti in Italia, che ha presentato il progetto Pandora nel corso dell’evento organizzato da Alternativ@Mente a Grottaferrata (RM) in un teatro gremito di persone.
Il progetto Pandora parte dall’idea geniale di capovolgere la logica piramidale che finora ha contraddistinto la proprietà e l’attività di informazione in Italia. Alla base del progetto, infatti, c’è una sorta di “azionariato” popolare, costituito da tutti i cittadini di buona volontà che vorranno contribuire versando una quota di almeno cento euro.
Solo così, secondo Giulietto Chiesa, si potrà arrivare finalmente ad avere una televisione veramente nuova ed indipendente, di cui ha urgentemente bisogno il nostro paese. Un paese che, come afferma Giulietto Chiesa, si trova in una condizione gravissima sotto il profilo della democrazia e dell’informazione con una opposizione praticamente assente.
I riferimenti ideali della nuova televisione saranno innanzitutto la difesa della Costituzione, la laicità dello Stato ed il rifiuto di ogni guerra.
Al progetto hanno già aderito numerosi giornalisti ed intellettuali noti, come Marco Travaglio, Tana De Zulueta, Furio Colombo, Alex Zanotelli, Chiara Valentini, Claudio Fracassi, Udo Gumpel ecc.
Certamente il futuro del progetto dipenderà dal successo con cui sarà accolto da parte del pubblico in termini di adesioni e di sottoscrizioni, risorse indispensabili per la nascita della nuova televisione.
Per questo Giulietto Chiesa, senza peli sulla lingua, insiste nel ricordare a tutti la necessità di aderire al progetto tramite il versamento del contributo. Il pubblico è stato attento ed interessato, qualcuno ha tentato di interviene fuori le righe, ma le parole di Giulietto sono apparse certamente convincenti e la platea, al termine dell’incontro, gli ha tributato un calorosissimo applauso.