Roma, 27 novembre - (Adnkronos) - La Commissione Europea ha rifiutato a 128 comuni italiani, fra cui 91 nel Lazio, la terza deroga relativa alla concentrazione di arsenico nell'acqua pubblica. In assenza di tale deroga, il parametro obbligatorio è quello di 10 microgrammi per litro d'acqua. Daniela Toncelli, del Comitato Acqua Pubblica di Velletri, ha fatto notare oggi nel corso di una conferenza stampa che «secondo analisi richieste dalla Procura di Velletri ed effettuate da Arpa Lazio, ad ottobre la concentrazione di arsenico nelle acque della cittadina, in ottobre, arrivava a 39, 58, addirittura 76 microgrammi per litro».
«Sulla base di queste analisi - ha proseguito Toncelli - il sindaco di Velletri ha emesso un'ordinanza il 25 novembre in cui si impone di 'non erogare acqua al di fuori dei limiti consentitì, vale a dire 10 microgrammi/litro. Il giorno successivo, tuttavia, 26 novembre, in una nuova ordinanza del sindaco si legge di 'continuare a distribuire l'acqua i cui parametri, relativi all'arsenico, rientrino nel valore di 20 microgrammi/litrò ». «Il nuovo livello è stabilito 'alla luce della decisione della Commissione Europea del 28.10.2010' e di una nota della Regione Lazio del 18 novembre - conclude Toncelli - Senonchè la Commissione Europea ha concesso la deroga soltanto a otto comuni italiani, di cui sei in Lombardia e due in Toscana. Ed essendo questa la terza deroga, per legge può essere concessa solo dall'autorità comunitaria, non dalle autorità nazionali. Non capiamo dunque in base a quali criteri o norme il limite per la concentrazione di arsenico nell'acqua di Velletri sia stato portato a 20 microgrammi/litro». (Cmu/Ct/Adnkronos) 27-NOV-10
ACQUA: SINDACO VELLETRI, SU ARSENICO MI SONO ASSUNTO RESPONSABILITÀ NON MIE = Roma, 27 nov. - (Adnkronos) - «Mi sono assunto responsabilità che non dovrebbero essere mie. Ho fatto una scelta: sarebbe stato più facile lavarsene le mani come fanno dal governo». Lo sottolinea all'ADNKRONOS Fausto Servadio, sindaco di Velletri (Roma), replicando ad alcuni rappresentanti del Comitato per l'Acqua Pubblica della cittadina, che oggi in una conferenza stampa hanno espresso dubbi sulla legittimità dell'ordinanza comunale del 26 novembre, con cui si stabilisce l'innalzamento del limite della concentrazione d'arsenico nell'acqua pubblica da 10 a 20 microgrammi per litro. «Nell'incertezza dei dati e delle opinioni, ho deciso di prendere io l'iniziativa, confortato da una nota della Regione in cui mi si dice di non considerare potabile l'acqua con una concentrazione d'arsenico superiore ai 20 microgrammi/litro. L'ho fatto nell'interesse dei cittadini», ha concluso il sindaco. (Cmu/Zn/Adnkronos) 27-NOV-10
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